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Fare scienza non è solo osservare

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inventiamo un modo per misurare la balena

La capacità osservativa è lo strumento attraverso il quale il bambino e lo scienziato  registrano la realtà ma l’approccio alle attività di tipo scientifico con i bambini della scuola dell’infanzia non può fermarsi a questo aspetto.

Scoprire che una foglia è verde e ha forme diverse, che la formica è piccola e nera, che i pesci vivono nell’acqua, non è fare scienza. Chiunque, una volta adulto, possiede queste conoscenze, anche senza aver fatto particolari studi ed essere particolarmente “dotato” dal punto di vista scientifico.

Fare scienza vuol dire ragionare, porsi domande alle quali dare risposte plausibili. Le attività di tipo esclusivamente osservativo e classificatorio non pongono quesiti da risolvere, non promuovono il ragionamento e quindi l’approccio razionale ai problemi.

Fare educazione scientifica, anche con i bambini della scuola dell’infanzia, vuol dire educare alla razionalità, promuovere cioè lo sviluppo dell’ “intuizione ragionevole” problematizzando situazioni semplici di vita quotidiana per aiutarli a capire più che imparare, a scoprire più che semplicemente osservare, per poi generalizzare ad altri contesti le conoscenze acquisite.

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