Scriviamo la musica con mucche e papere.

Campo d’esperienza: La conoscenza del mondo

Intelligenza simbolica/logica e naturalistica/ambientale.

Attività di educazione scientifica relativa all’uso di simboli e alla loro lettura, svolta in sezione con bambini di quattro e cinque anni.

Scriviamo la musica con mucche e papere.

Le capacità logico-simboliche sono tra le ultime a consolidarsi nei bambini della scuola dell’infanzia perché i processi logico-matematici sono tra i più complessi e richiedono competenze che si cominciano a costruire verso la fine della scuola dell’infanzia e l’inizio della scuola di base.

Come sosteneva J.Dewey però l’apprendimento avviene attraverso una sperimentazione che si realizza in contesti reali e familiari al bambino e come Bronfenbrenner sosteneva gli stessi  sono tanto più validi e pregnanti quanto più sono vicini all’esperienza del bambino e consentono un intreccio di relazioni tra esperienze simili.

Con queste premesse non è arbitrario intravvedere la possibilità di avviare i bambini a una familiarità con elementi di scientificità non specifica essenziali per l’apprendimento logico-matematico e naturalistico, anche prima dei 5/6 anni, purché i contenuti dell’esperienza siano familiari, condivisi e fortemente motivanti.

Non solo: Vygotskij affermava che ogni bambino ha una zona di sviluppo potenziale dove le sue competenze possono maturare se posto in una situazione di relazione con bambini più grandi che siano da stimolo.

Per queste finalità, infatti, è organizzata la presenza di bambini di quattro e cinque anni che da una parte vede i 4enni incuriositi dall’esperienza condotta e stimolati a interagire con la situazione e i compagni più grandi, dall’altra vede i 5enni svolgere funzioni di tutoring che li stimola a un’auto-consapevolezza e li porta a una più attenta riflessione sull’esperienza.

Obiettivi formativi:

  • Concordare un codice per rappresentare alcuni aspetti della realtà, di fatti o esperienze.
  • Costruire sequenze simboliche che possano essere “rilette” dai bambini.

Obiettivi trasversali:

  • Raccontare e condividere esperienze personali.
  • Costruire l’orto didattico

Spazi:

La sezione, la fattoria, il giardino della scuola.

Materiali:

Scatoloni e tempera di vari colori per la realizzazione dell’angolo simbolico “La fattoria”, libri e immagini sull’argomento, animali in plastica o peluche, pennarelli e fogli da disegno e carta da pacchi per la partitura musicale, zappette e rastrelli per la manutenzione dell’orto, piantine di pomodoro, basilico, insalata, baccelli.

In vacanza con la famiglia.

un parco con i dinosauri

Il nostro lavoro prende spunto dalle vacanze che i bambini hanno trascorso con i genitori. La maggior parte di loro le ha trascorse al mare o in montagna ma molti di loro hanno trascorso un periodo anche in campagna. Ne parliamo nell’angolo della conversazione e ciascuno, a turno, racconta la propria esperienza. I bambini descrivono gli elementi della campagna e gli animali e le piante che vi hanno trovato.

Il soggiorno si è svolto soprattutto all’interno di fattorie o di ambienti che avevano terreni ampi, recinti, animali, attrezzature per la coltivazione.

Leggiamo così il libro “La fattoria”, per definire meglio gli oggetti del nostro racconto.

Dalle immagini conosciamo l’attività del fattore, le colture che realizza per l’alimentazione delle persone e gli animali che alleva e che sono molto utili.

Andiamo a visitare una vera fattoria dove il fattore e sua moglie ci mostrano gli animali che allevano e le colture che producono.

Progettiamo e realizziamo la fattoria:

mucca e fattoria modif

Una volta visitata la fattoria, decidiamo di costruirne una a scuola, nell’angolo simbolico.

La costruzione della fattoria procede con la progettazione, l’osservazione dei progetti (che per i bambini consistono in un disegno che comprende ciò che deve essere presente nell’angolo “Fattoria”), la scelta da parte dei bambini del progetto preferito (con l’assegnazione della preferenza tramite indicazione individuale) e la distribuzione dei compiti per la sua realizzazione.

Costruiamo così, con l’ausilio di grandi scatole di cartone, la nostra fattoria e ci mettiamo tutti gli animali che abbiamo conosciuto oltre al cane, la tartaruga e il gattino di famiglia.

Tra i bambini c’è chi dipinge le strutture, chi procura gli animali cercandoli tra i giochi della scuola, chi aiuta a costruire con la carta pesta la mucca da mungere e cavalcare.

La mucca e i suoi amici cantano:

partitura animali modif

La nostra fattoria è ormai sistemata nell’angolo simbolico e ogni giorno, nella mattinata, a gruppi i bambini ci giocano davvero volentieri e così conoscono perfettamente gli animali che vi si trovano.

Decidiamo di fare un po’ di “musica” con i loro versi.

Dapprima cantiamo tutti insieme la canzone “Nella vecchia fattoria” e alterniamo il verso degli animali nominati come prevede l’esecuzione conosciuta.

Proponiamo poi di inventare noi “la musica degli animali”. Per scrivere la canzone però c’è un problema: nessuno sa scrivere e tantomeno leggere. Riflettiamo su come fare e viene suggerito di indicare sul libro della fattoria gli animali via via che cantano. Per comodità l’immagine viene fotocopiata e così abbiamo a disposizione tanti animali. Questi saranno il simbolo condiviso, perché scelto insieme, del suono che si dovrà produrre nella canzone.

Ci divertiamo a turno a fare i versi degli animali. A questo punto proviamo a “scrivere una canzone”, così da poterla cantare e ricantare insieme.

Chiedendo ai bambini via via quale animale dovrebbe cantare facendo il suo verso, costruiamo una piccola sequenza incollando le immagini sul foglio. Proviamo così a leggerla e a cantarla.

La cosa funziona e diverte molto i bambini che chiedono di fare una canzone più lunga.

Ripetiamo così le sequenze, variando però l’animale e quindi il verso da produrre. Una volta incollate tutte le figure, proviamo a fare il “coro degli animali” e i bambini producono il verso indicato dall’animale della sequenza.

Dopo aver eseguito più volte la “canzone degli animali”, un bambino fa il maestro di musica e agevola la lettura della sequenza indicandone “la partitura” agli amici.

Appendiamo il cartellone con le sequenze al muro della sezione per riparlarne più avanti, quindi ciascun bambino realizza, sul proprio foglio, la sua canzone degli animali con le figure fotocopiate, in maniera autonoma e creativa.

Al termine del lavoro proviamo a leggere e cantare le varie “canzoni” degli animali. E’ davvero una cosa divertente!

Dagli animali all’orto:

orto modif

Durante la visita alla fattoria i bambini, dopo le stalle, osservano l’orto e vi riconoscono alcune verdure che mangiano a casa come l’insalata e i baccelli.

Proponiamo loro di realizzare anche a scuola un orto dove dovranno zappare, seminare, annaffiare, sistemare, raccogliere per poi mangiare le verdure raccolte. L’idea suscita un notevole entusiasmo e così in pochi giorni riusciamo a procurarci le piantine d’insalata, pomodoro, basilico, baccelli e fragole.

I bambini imparano a svolgere le azioni con attenzione, aiutandosi reciprocamente.

Imparano che il tempo, in agricoltura, si dilata e che i frutti del lavoro richiedono pazienza ma già dopo alcune settimane possiamo raccogliere l’insalata.

Più avanti assaggeremo qualche pomodoro. L’attività suscita un grande interesse e i bambini accettano di buon grado di mangiare la verdura che, per alcuni, non ha mai fatto parte del menù.

l'ultimo cesto di insalata modiflaviamo l'insalata modif

I genitori raccontano che anche a casa i bambini propongono di “coltivare” qualche pianta.

Lascia un commento

o