Campo d’esperienza: la conoscenza del mondo.
Intelligenza (secondo Gardner): logico-simbolica, naturalistica.
Categorie di esperienze- gruppo 3: riconoscere variabili giuste rispetto a variabili non corrette.
Prerequisiti (Metodo-Algoritmi e prerequisiti parte 3^): punto 9 capacità di simbolizzazione.
Attività di sezione gruppo 4-5 anni
Un acquario per tante esperienze
Avere un acquario in classe fornisce l’occasione per sviluppare molti contenuti con i bambini, data la sua dimensione e il loro coinvolgimento per la sua sopravvivenza.
L’acquario si presta alla socializzazione perché favorisce il dialogo, la distribuzione di mansioni e la loro turnazione, l’aiuto reciproco per il cambio dell’acqua, l’attenzione per il pasto dei pesciolini; anche le dinamiche tra i pesci evocano situazione familiari che i bambini esprimono nell’osservarli.
Entra in gioco l’aspetto linguistico che si arricchisce di termini specifici, di paragoni, di descrizioni e di interazioni verbali. Quello motorio si esplica nelle attività di imitazione delle andature, della drammatizzazione di storie ecc. Ma il grande protagonista della nostra esperienza è quello scientifico perché tutto comincia da una semplice (o magari complessa) domanda di un bambino: “Perché l’acqua dei pesci è fredda?”.
Obiettivi educativi:
- Proporre ipotesi di soluzione del problema suscitato.
- Riconoscere il caldo e il freddo.
- Identificare il principio di causa-effetto associando alle varie situazioni l’effetto corrispondente.
Obiettivi trasversali:
- Collaborazione tra i bambini per la custodia dell’acquario.
- Arricchimento del vocabolario con termini specifici.
- Giochi di imitazione di andature.
- Sviluppo degli schemi grafici di base e incremento della capacità espressiva attraverso la creatività pittorica.
Materiali:
Acquario in sezione, contenitori per acqua con e senza tappo.
Spazi:
La sezione, il giardino.
Tempi:
mesi di febbraio, marzo.
Una domanda curiosa.
Il fatto di avere un acquario in classe aiuta molto il dialogo tra bambini che si trattengono sovente a sbirciare per osservare i pesci che si muovono tra alghe e cocci vari.
Spesso l’osservazione è esterna ma a volte, soprattutto al momento di dare il cibo ai pesci, qualcuno più temerario prova a mettere una mano nell’acqua.
All’ improvviso un bambino chiede: “Perché l’acqua dei pesci è fredda?”.
Parrebbe a prima vista una domanda abbastanza semplice e invece si mostra piuttosto complessa perché l’aspetto della temperatura non è stato ancora indagato e per i bambini non è un concetto semplice..
Così, come da tempo usiamo fare, rivolgo io stessa la domanda ai bambini: “Già, bella domanda: perché l’acqua dei pesci è fredda? Qualcuno pensa di saperlo? Come mai è fredda, secondo voi?”.
“Il tappo, è il tappo che ha dei buchi (le scanalature n.d.r.) che fanno freddo”. “Se allora chiudo i buchi, l’acqua non è più fredda?”. “No, diventa più calda”.
“Allora proviamo”.
Comincia così la nostra sperimentazione.
“Se io prendo l’acqua e la metto in un barattolo e poi lo chiudo con un coperchio, voi dite che l’acqua diventa calda? Che non è più fredda?”. Alla risposta positiva di molti bambini procedo in questo senso.
“Allora prendiamo dei barattoli, uno lo lasciamo aperto, uno lo chiudiamo col coperchio e l’altro lo chiudiamo con del nylon. Vediamo domani se l’acqua dei barattoli chiusi è più calda”.
Verifichiamo la correttezza delle ipotesi.
Il giorno successivo verifichiamo se davvero il tappo determina la temperatura dell’acqua.
Controlliamo il nostro esperimento: avviciniamo i tre barattoli al tavolo posto al centro del cerchio della conversazione. I bambini toccano in sequenza l’acqua dei tre barattoli e notano che non c’è una differenza, che l’acqua ha la stessa temperatura cioè è fredda in tutti e tre i barattoli: lo stabiliamo facilmente mettendo la mano dentro i recipienti.
I: “Dunque, abbiamo toccato l’acqua; vi sembra che quella nei barattoli completamente chiusi sia più calda? E’il tappo con gli spazi aperti che fa diventare fredda l’acqua?”.
B:”Noo!”. “ E’fredda in tutti i barattoli!!”.
I:”Allora se il tappo non c’entra, se l’acqua è fredda in tutti i contenitori sia aperti che chiusi, perché l’acqua dei pesci è fredda?”.
C’è silenzio; poi qualcuno esclama: “Perché fa freddo!”. I:”Dove fa freddo?”. B:”Fuori!”.
I:”Ma i pesci sono fuori?”. B:”Noo!”.
Per comprendere meglio le temperature degli ambienti, li osserviamo andando fuori in giardino e poi osservando lo spazio della nostra sezione e, dato che siamo in pieno inverno, la situazione è palesemente diversa.
Freddo e caldo.
Parliamo di come si fa a misurare la “temperatura”: alcuni nominano il termometro per la febbre e ciascuno racconta la propria esperienza parlando di caldo, di freddo e di febbre.
Impariamo che la temperatura si può misurare e si può definire in modo semplice “caldo”, “freddo” con tutte le variazioni.
Continuando la nostra indagine sul perché l’acqua dei pesci è fredda, cerchiamo di approfondire il discorso dell’acqua e della temperatura interna ed esterna.
Riprendiamo i nostri barattoli pieni di acqua e decidiamo di metterne uno in giardino, uno sul mobile dei pesci e l’altro sul termosifone.
Tre ambienti molto diversi…..ma scopriremo anche perché.
I: “Domani controlleremo se l’acqua nei barattoli è fredda oppure no”.
Il giorno successivo controlliamo attentamente, riportando tutti e tre i barattoli sul tavolo in classe e mettiamo dentro la mano per sentirne la temperatura.
Caldo – freddo – freddissimo …..
I barattoli sono tutti sul tavolo e ciascun bambino mette la mano nell’acqua dei vari contenitori per valutarne in modo approssimativo la temperatura.
B: “L’acqua che era fuori è freddissima!”. “Quella lì, vicino ai pesci è freddina ma quella sul termosifone è caldina”.
I:”Perchè quella fuori è freddissima?”. B:”Perchè fa freddo, fa freddo freddo!”. I:”E quella sul termosifone perché è caldina?”. B:”Perchè la scalda il termosifone!!”. B: “E’ caldo!”. I:”Allora quella del barattolo vicino ai pesci?”. B:”Quella è freddina perché non fa tanto freddo, qui”.
I: “Ora che abbiamo sentito che l’acqua fuori è tanto fredda perché in giardino fa davvero freddo, e l’acqua sul termosifone è caldina perché questo la scalda, possiamo capire perché l’acqua dei pesci è fredda?”. B :”Perchè qui è freddino e l’acqua è come qui“. B: “Si, perché qui non fa tanto freddo!”.
Alla domanda iniziale “Perché l’acqua dei pesci è fredda?” i bambini dapprima rispondono che è il tappo a determinarne la temperatura con i buchi. Dopo aver sperimentato tante situazioni diverse ed aver verificato varie ipotesi, i bambini decidono che il tappo è ininfluente e che è l’ambiente a determinare la temperatura dell’acqua.
Altre attività.
I contenitori di acqua restano a disposizione dei bambini che si divertono a travasarne il contenuto in recipienti più piccoli o più grandi.
All’improvviso succede qualcosa di strano……“Maestra, vieni a vedere!!!”. Enrico sta inventando un gioco molto divertente, quello uh uh uh del mostro.
Mi aggrego all’allegra combriccola e davvero mi stupisco di come i bambini trovino spontaneamente motivo di gioco e di scoperta nelle più varie situazioni.
“Guarda….il viso è diventato strano!!”. “E’ più grande, è da mostro!!”. “C’ha gli occhi grandi!!”.
Enrico non lo sa ma ha fatto apparire, come per magia, una grande lente d’ingrandimento……..ma questa è un’altra storia che racconterò prossimamente.
Verifichiamo gli obiettivi educativi
- Partecipa alla conversazione proponendo ipotesi?
- Discrimina ciò che è caldo da ciò che è freddo?
- Associa la giusta temperatura alla situazione di riferimento?