Goccioline unite come tante manine

l'acqua è fatta di tante goccioline
l’acqua è fatta di tante goccioline

ovvero la tensione superficiale dell’acqua
Un’attività d’intergruppo con i bambini di 2-3-4-5 anni ci porta a parlare di acqua, un elemento per loro molto familiare e ricchissimo di spunti di riflessione oltre che attraente per i piccoli che non smetterebbero mai di giocarci.
Nella sezione metto a disposizione dei bambini alcune bacinelle contenenti acqua, sistemate sopra i due tavoli preparati per l’occasione.
Invito tutti a guardare cosa c’è.
B: acqua!
I: è vero, c’è acqua. Provate a metterci un ditino e tiratelo su.
Tutti lo fanno immediatamente.
I: ora immergete tutte le dita della mano e tiratele fuori dall’acqua, cosa succede?
B: gocciola l’acqua.
I: una sola gocciola?
B: no, tante.
B: tutti i diti gocciolano.
I: è vero l’acqua contiene tante goccioline. E sapete cosa succede se le goccioline si uniscono?
B: non rispondono.
I: provate a intrecciare le dita delle manine fra voi (faccio vedere come). Ce la fate?
B: sì.
I: guardate, le vostre manine hanno creato un piano sopra il quale io posso appoggiare delle cose.
Mi accingo ad appoggiare sopra il dorso delle mani intrecciate alcuni piccoli oggetti (un chiodino di plastica, uno stuzzicadenti, un tappo del barattolo di vetro ecc.).
I: vedete? Gli oggetti non cadono perché le vostre mani fanno da piano d’appoggio, come fosse un tavolino. E se anche le goccioline di acqua, come le vostre mani, si uniscono, cosa può succedere?
B: si appoggia la roba?
I: sì; pensate sia possibile appoggiare degli oggetti sulle goccioline che si sono unite?
B: sii!
B: noo!
I più piccoli seguono con grande interesse la questione tentando alcuni una risposta.
I: vogliamo provare?
B: siii!
Consegno ai bambini un sacchetto contenete della polvere di talco.
I: ciascuno provi a far cadere un po’ di polvere di talco sull’acqua. Uno per volta, provateci tutti.
spolveriamo il talco e osserviamo

 

spolveriamo il talco e osserviamo
spolveriamo il talco e osserviamo

 

Adesso cosa vedete?
B: c’è il borotalco sopra l’acqua.
I: avete visto? Le goccioline sono unite e il borotalco non scende dentro l’acqua ma resta sopra la superficie, come se fosse sopra un tavolino. Proviamo a mettere qualcos’altro? Qualcosa di più grandicello?
B: siii!
Distribuisco ai bambini degli stuzzicadenti e chiedo loro di appoggiarli sull’acqua.
B: stanno sopra anche questi!
I: visto? Anche gli stuzzicadenti sono appoggiati sopra e non cadono dentro l’acqua. Proviamo con qualcosa di più grande ancora? Prendiamo il tappo di metallo che ho appoggiato sopra le vostre manine quando si erano unite. Che cosa succede?
B: sta su anche quello, sta sopra l’acqua.
B: sì però può affondare!
B: se lo spingo, affonda (ed esegue l’azione mentre il tappo affonda davvero.)
I: perché è affondato?
B: perché l’ha spinto giù.
B: l’ha buttato dentro l’acqua.
I: ma se io divido le vostre manine mentre hanno qualcosa sopra, cosa succede? (faccio il gesto dello separare le mani intrecciate).
B: casca tutto.
I: se io riprendo il tappo e lo appoggio piano piano, resterà ora sopra la superficie dell’acqua o andrà a fondo?
la superficie funziona come un tavolino

la superficie funziona come un tavolino
la superficie funziona come un tavolino

Alcuni dicono che resterà sopra la superficie dell’acqua, altri che affonderà perché non sta a galla.
Proviamo: il tappo sta a galla, sopra la superficie dell’acqua.
I: allora, cosa sta succedendo?
B: il tappo sta su, sta sopra l’acqua.
I: Allora avete visto che le goccioline dell’acqua si uniscono e sopra di loro, sulla superficie, si può appoggiare qualcosa, proprio come sopra la superficie di un tavolino. Vogliamo sperimentare quali altri oggetti riusciamo ad appoggiare sulla superficie dell’acqua?
B: siii!
Facciamo una sorta di caccia al tesoro, dove i tesori sono gli oggetti che i bambini reperiscono nell’ambiente. Dopo qualche minuto i bambini tornano a sedersi e tutti attorno ai tavoli, osserviamo attentamente il comportamento degli oggetti sulla superficie dell’acqua.
Prima però facciamo una previsione su ciò che riuscirà a stare sulla superficie e ciò che non ci riuscirà provando a spiegarne il motivo. Quindi verifichiamo subito se la previsione si dimostra corretta o meno.
L’attività piace ai bambini che si divertono a cercare oggetti e ad appoggiarli sull’acqua, alternandosi nella sperimentazione.

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