La presenza dei genitori, sin dall’apertura dei servizi, veniva ritenuta dal personale educativo una grande risorsa, indispensabile per completare il triangolo educativo scuola-bambino-famiglia e vitale per lo sviluppo armonioso delle sue capacità e potenzialità.
Ciascuna delle tre realtà infatti è determinante nella formazione psico-fisica dei bambini e la famiglia senza dubbio è l’agenzia educativa che interviene per prima nella loro educazione.
I genitori che inizialmente desideravano conoscere, e a volte controllare, l’ambiente in cui vivevano i figli pian piano negli anni diventarono collaboratori indispensabili in molti progetti della scuola ed anche nel supporto alle attività in classe. Furono infatti tantissime le iniziative portate avanti con i padri, le madri e i nonni, secondo i loro interessi, le attitudini e la loro disponibilità.
Le famiglie dei bambini furono anche molto attive nell’interlocuzione con l’amministrazione comunale per sostenere le istanze del personale o proprie, a vantaggio dei bambini e della vita scolastica in genere.
I genitori furono inoltre un vero e proprio “pilastro” nell’organizzazione di feste dentro e fuori la scuola e nello sviluppo di iniziative a carattere sociale come il progetto di Teatro all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, di Lettura al Castello dell’Acciaiolo, di esperienze astronomiche con il gruppo Astrofili sulle colline di Scandicci.
I genitori diventarono anche testimoni di pace attraverso iniziative interculturali promosse dalla scuola all’interno di attività volte a far conoscere le peculiarità di etnie diverse e rappresentate da alcuni bambini presenti nelle sezioni.
I grandi momenti di socialità vissuti durante le feste di Natale e di Primavera, che coinvolgevano tutti i nuclei familiari, diventarono occasione di rapporti improntati alla massima cordialità, fiducia e perché no anche di sincero affetto.
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