Festa di scuola con Avis

Un forte impegno sociale

Nel libro “Una vita a scuola-oltre la pedagogia” racconto di come la scuola dell’Infanzia “Turri”, dove lavoravo, da sempre si impegnò nel portare avanti iniziative che promuovevano l’impegno sociale e che finanziavano occasioni importanti di solidarietà, sostegno e promozione della persona.

Festa di scuola con Avis
Festa di scuola con Avis

In particolare i progetti didattici che hanno visto coinvolti i bambini riguardavano l’associazione A.V.I.S., per la sede di Scandicci, con l’iniziativa “Globulino va alla scuola dell’infanzia” e successive edizioni. Nelle attività realizzate dai volontari si sensibilizzavano i bambini all’empatia verso i sofferenti, all’aiuto reciproco e alla comprensione di quanto sia utile avere qualcuno pronto ad intervenire in caso di incidenti, malesseri e quant’altro. I genitori partecipavano a loro volta con la donazione del sangue presso un’autoemoteca sistemata nei pressi della scuola oppure recandosi nel Centro Donatori Sangue in due giornate a loro dedicate dove, durante la donazione, i bambini venivano intrattenuti con giochi e attività varie dai giovani volontari Avis.

la festa con Avis e famiglie
la festa con Avis e famiglie

Con gli studenti della facoltà di Medicina abbiamo affrontato il tema dell’aiuto alla sofferenza con un progetto didattico chiamato “L’ospedale degli animali” dove studenti della facoltà di medicina aiutavano i bambini ad occuparsi di animali (peluche) feriti facendoli familiarizzare con siringhe, cerotti e bende.

Presso l’Ospedale pediatrico Meyer abbiamo costruito occasioni di gioco fra bambini ospedalizzati e quelli della nostra scuola, lo scambio di libri e il dono di giocattoli costruiti da noi. Presso questa struttura ospedaliera anche i genitori si sono fatti promotori di una iniziativa proponendo uno spettacolo teatrale veramente intrigante che raccontava una storia molto apprezzata dai bambini, quella di “Peter Pan”.

l'ambulatorio
l’ambulatorio

L’impegno di adulti e bambini si rivolse anche al finanziamento di associazioni che si occupavano di portare aiuti di varia natura a popolazioni in grosse difficoltà. A questo scopo i bambini costruirono salvadanai per raccogliere, ciascun bambino con la sua famiglia, fondi per aiuti alimentari e vestiario da inviare ad un villaggio poverissimo in Perù, aderendo al progetto Mato Grosso nel quale era coinvolta personalmente una insegnante e suo figlio.

costruiamo i salvadanai
i salvadanai per raccogliere i contributi

Altre iniziative furono promosse da Unicef per la scuola e fummo felici di aderire di anno in anno a progetti sempre nuovi come il sostegno alla costruzione di pozzi per l’acqua, la fornitura di medicinali e più in generale di sostegno a iniziative che riguardavano l’Africa.

i nostri amici africani
i nostri amici africani

L’impegno sociale della scuola per implementare nei bambini comportamenti empatici positivi e di rispetto della persona, si sviluppò anche in senso ambientale. Il progetto educativo “Ricicl’Arte” dette un forte impulso alla capacità dei bambini (e tramite loro delle famiglie) di riciclare i rifiuti domestici con il corretto smaltimento ma anche con l’uso di materiali riciclati a scopo artistico.

maschere e differenziata
impariamo a riciclare

Molte furono le attività a questo dedicate: incontri con gli operatori di Alia, con formatori che ci proponevano attività ludiche e di uso artistico della carta, della plastica ecc. Ancora: giochi per il giusto smaltimento dei rifiuti della classe, giochi con contenitori e carte figurate, costruzione di fiori da regalare alla festa della mamma, incontro con la nostra assessora all’ambiente, Simona Bonafè, che ci parlò del valore dell’ambiente e rispose alle domande dei bambini sensibilizzati da un’escursione per le strade della nostra città.

impariamo a differenziare
impariamo a differenziare

Concludemmo questa importante esperienza che incise anche sui comportamenti delle famiglie (i bambini infatti erano divenuti testimonial inflessibili del “corretto smaltimento” e guai se un padre gettava una cicca di sigaretta per strada o una mamma lasciava cadere distratta un biglietto sul marciapiede) con un viaggio al Centro ReMida di Borgo S. Lorenzo dove un ambiente ampio e stimolante ci fece scoprire piacevolmente in quanti innumerevoli modi si possono utilizzare i tanti materiali di scarto per giochi divertenti e creativi.

al Centro ReMida

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