Nel libro spieghiamo come la sezione suddivisa in ambienti ci permise di organizzare gli spazi in modo sempre nuovo e il coinvolgimento dei bambini nella loro realizzazione divenne occasione di apprendimento di nuove e più ricche competenze sia linguistiche che grafico-pittoriche e sociali ma anche logico-matematiche e cinestetiche.
Gli ambienti vennero diversificati seguendo i contenuti del lavoro educativo e per questo la lettura del libro Maremè ci spinse a parlare del mare per cui organizzammo l’angolo della pesca.
L’attività didattica volgeva la sua attenzione ai vari ambienti delle vacanze dei bimbi con le famiglie e così quando raccontammo la storia di “Ortless il gigante”, l’ambiente da costruire e sperimentare fu la montagna. Costruimmo con i bambini una parete montuosa da “scalare” realmente, con il ruscello a valle e una grotta abitata da un grosso orso, innocuo e molto morbido.
Parlando di animali nei vari ambienti, il discorso cadde sulle simmetrie e ci dette l’opportunità di giocare con gli specchi.
La situazione si fece interessante perchè nessuno era mai entrato in un castello degli specchi e noi lo realizzammo in sezione con i bambini.
Una scatola grande (aperta sopra), tre pannelli di cartone/specchio incollati sulle tre pareti fisse, una parete della scatola che divenne il portone e tutto il castello colorato a piacere.
Realizzammo così un Castello degli Specchi che aveva una porta per accedervi e dentro al quale si apriva un mondo fantastico; i commenti dei bambini: “1-2-3 bambini uguali? Io mi vedo in alto, in basso…. il viso, le mani…”. Giochi infiniti di espressione e di prospettive spaziali inimmaginabili fuori dal castello. E poi…. c’era posto per un amico e forse anche per due. Guardarsi, incrociarsi: “Maestra guarda io vedo lui…anche io!”. Un’esperienza strana: io che vedevo te e tu che vedevi me ma anche quella in cui io vedevo me e te e tu vedevi te e me.… Un ambiente quasi magico dal quale era difficile allontanarsi tanto era grande il fascino del gioco! Nuovi punti di vista, nuove esperienze spaziali.
Il Castello degli Specchi rimase nel suo angolo della stanza per molti giorni, a disposizione di tutti i bambini che volevano entrarci e giocare.
Alla fine dell’anno, durante la nostra gita presso il Centro ReMida di Borgo S. Lorenzo, scoprimmo che avevano avuto la nostra stessa idea e ne fummo davvero felici: c’era un Castello degli Specchi proprio simile al nostro ma più grande: che divertimento giocarci in tanti!!
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