velocità gara macchinine

La corsa delle macchinine

Esplorare, conoscere, progettare
Campo scientifico
Anni 3-4

La corsa delle macchinine.

L’esperienza vuole evidenziare e sviluppare, già nei bambini di 3 e 4 anni, la presenza di conoscenze di tipo “scientifico” che definiamo tacite, perché acquisite in modo inconsapevole nel loro vivere quotidiano, e che sono relative a concetti anche evoluti come quello del rapporto spazio/tempo, cioè della velocità.
Tali intuizioni, che non sono ancora pensiero logico ma ne costituiscono le premesse, passano sovente in sordina e non sono a volte riconosciute quale patrimonio di conoscenze da sviluppare, perfezionare ed utilizzare nel processo di crescita dei bambini.
Questi infatti, non solo dimostrano in qualche modo di far propri tali concetti anche se in maniera rudimentale, ma riescono a formulare ragionamenti e sono in grado di fare previsioni generalizzabili, rispondendo in maniera articolata.

Obiettivi specifici:
– riflettere sulla velocità.
– distinguere gli aspetti sostanziali da quelli formali.
– mettere in relazione lo spazio col tempo.
Trasversali:
– raccontare e condividere esperienze personali.

Spazi:
La sezione e il salone della scuola

Materiali:
Per l’attività concernente le macchinine: legnetto, spago, carta da pacchi, macchinine, pennarelli e fogli da disegno; per la loro costruzione: scatole di cartone, tempere, tubo di forassite di 50 cm. circa.
Per la carrozza: carta di giornale, colla vinilica, un grosso pallone che serva da sostegno per la carta pesta, una vecchia macchinina, corda, qualche pezzetto di passamaneria per le rifiniture, tempere, pennelli.

Dalla carrozza di Eleonora da Toledo alla macchina del babbo.
In ogni città o paese italiano possiamo trovare castelli o palazzi antichi da visitare per imparare usi e costumi di tempi passati.
Abbiamo l’occasione di visitare il castello del Duca Cosimo 1° de’ Medici e di sua moglie Eleonora da Toledo e nell’occasione rivolgiamo alla duchessa, che gentilmente ci riceve nella sala delle udienze, varie domande sugli usi e costumi del suo tempo: sul cibo, sui giochi dei figli, sui mezzi di trasporto per recarsi da un castello all’altro, sui vestiti e le cerimonie.
Al ritorno a scuola decidiamo di costruire una vera carrozza come quella d’Eleonora, utilizzando la tecnica della cartapesta, per giocare a Principi e Duchesse.

Come ci spostiamo oggi?
Conversiamo sui mezzi di trasporto usati oggi, sul fatto che non ci sono cavalli e cavalieri e il babbo e la mamma si spostano per recarsi al lavoro ed i bambini a scuola.
Quasi tutti affermano di muoversi con la macchina dei genitori, per venire a scuola o per fare la spesa oppure per andare dai nonni o in piscina e, quando è l’ora, in vacanza.
I bambini conoscono molti altri mezzi di trasporto e li nominano, cercando di non dimenticarne nessuno ma il mezzo più conosciuto ed utilizzato è senza dubbio l’auto.
Osserviamo allora attentamente com’è fatta una macchina e poi la disegniamo.

disegno macchina modific

Certamente i bambini viaggiano molto con i genitori ed alcuni di loro riferiscono che “il babbo passa col rosso”, “a volte corre forte ma guida sempre bene”.
La velocità è un elemento che rientra spesso nei discorsi infantili ma vogliamo verificare se c’è una reale intuizione del rapporto spazio/tempo ed in che termini i bambini ci ragionano.

Costruiamo una strada.

Utilizziamo il gioco della pista per far riflettere i bambini sulla questione “velocità”: chiediamo loro di prestare la massima attenzione alla costruzione della strada.
Prendiamo un oggetto rigido, i bambini trovano in classe un bastoncino, e disegniamo sul foglio un pezzo di strada; quindi, sottolineando con le parole le operazioni che via via si compiono, disegniamo con lo stesso legno l’altro pezzo di strada, partendo dal punto in cui finiva la prima parte, in modo da costruire una strada con due segmenti esattamente uguali.
Una volta realizzata, scegliamo le macchinine per il gioco: la maggior parte dei bambini le vuole rosse perché “corrono più forte” ma ce ne sono alcuni che variano la proposta e così decidiamo di utilizzare una macchinina verde ed una blu.
Poniamo una macchina all’estremità sinistra della strada con il davanti rivolto verso l’interno, una all’estremità destra, col davanti rivolto verso l’altra macchina. Domandiamo: “Secondo voi, se queste due macchinine partono insieme e vanno alla stessa velocità dove si scontreranno, nella strada?”
In questo caso proponiamo un gioco dove il rapporto spazio/tempo è uguale.
I bambini provano a fare le loro previsioni, articolando la risposta e mimando la “corsa delle macchinine” in modo assolutamente congruo con le indicazioni date.
Quasi tutti indicano il centro della strada come il luogo dello scontro ed alla domanda “perché?” rispondono: “Perché è nel mezzo”. Un bambino più grandicello dice: “Avevano la stessa velocità e sono partite insieme…”.
Disegniamo il gioco.

simboliz veloc uguale modific

La strada cambia: il risultato…?
Ci domandiamo se il fatto che quasi tutti i bambini indicano il centro della strada come luogo dello scontro, si deve ad una risposta casuale poi imitata oppure ad un ragionamento legato alla forma o effettivamente ad una conoscenza pregressa.
Proviamo così a fare una verifica proponendo un nuovo gioco:
costruiamo una nuova strada, questa volta utilizzando un pezzetto di spago, fissato sopra un foglio.
Chiediamo ancora di porre attenzione alla costruzione della pista che avviene, anche in questo caso, in due tempi: dapprima disegniamo un semicerchio, utilizzando lo spago come raggio, e poi, partendo dallo stesso punto ma in direzione opposta, tracciamo l’ultimo pezzo della pista così da ottenere un cerchio.
Nel punto di congiunzione inferiore dei due semicerchi, disponiamo le due macchinine in senso opposto e facciamo la stessa domanda: “Se le due macchinine partono insieme e vanno alla stessa velocità, dove si scontrano?”.
Ancora un gioco dove il rapporto spazio/tempo è uguale.

simbolizz velocità uguale cerchio modific

Il gioco appassiona i bambini che danno quasi tutti risposte giuste e motivate ma concitate e tutti insieme.
Cerchiamo di riprendere il discorso, rispettando il turno:
“Lì, perché fanno tutte e due la stessa strada”
“Lì, perché sono partite così e si scontrano davanti”
“Lassù perché una fa così e una fa così e si incontrano qua”
“Là perché ho visto la riga staccata”
“Si scontrano lì perché vanno veloci”
“Si scontrano là e fanno così (mima lo scontro)”
“Si scontrano lì perché si muovono alla stessa ora”
“Lì perché questa va di qua e questa va di là e si scontrano”
“Io non lo so”

Spazio uguale, velocità diversa:

veloc diversa2 modific

Nei due giochi precedenti i bambini hanno individuato il punto esatto dell’incontro delle macchinine, nella strada costruita davanti ai loro occhi.
Il gioco non li stanca ma occorrono tempi abbastanza lunghi per dare a ciascuno la possibilità di fare una previsione, di motivarla e di verificarla seppur con un modello approssimativo, perciò rimandiamo ad un altro momento i nuovi giochi.
L’attività riprende con la costruzione di una strada, utilizzando il nostro bastoncino, in due segmenti rettilinei come nel primo gioco; poniamo di nuovo una macchinina grigia all’estremità sinistra della strada ed una nera all’altra estremità, stavolta però ne cambiamo la velocità.
Alla domanda: ” Se le due macchinine partono insieme ma quella grigia va più forte, ha una maggiore velocità, dove si scontrano, sulla strada?”.
I bambini più piccoli fanno fatica a seguire il ragionamento ma i quattrenni sono molto attenti e rispondono abbastanza tranquillamente che “questa va pianino e fa così” oppure “questa va più veloce e questa va più piano” riferendosi esattamente al punto dell’impatto.

Facciamo diverse prove, coinvolgendo anche i più piccoli che però non verbalizzano la loro scelta.

A questo punto i bambini richiedono di fare una vera e propria gara.
Disegniamo così la pista per la corsa, avendo cura di segnare la linea della partenza e quella dell’arrivo.
Lasciamo giocare liberamente i bambini, a coppie, con due macchinine per volta, lungo la pista; quelli più grandicelli svolgono la funzione d’arbitri della situazione creando le coppie, alternando la partecipazione, sistemando nello spazio attorno al tavolo i più irrequieti.
Proviamo a lanciare l’idea di una gara diversa ed i bambini accettano con entusiasmo.
La prova consiste nel riuscire a muovere la macchina alla velocità concordata, facendo vincere chi sarà deciso che sia il più veloce.
I bambini di quattro anni si associano volentieri mentre i treenni assistono al gioco, senza prendervi parte, soddisfatti delle gare fatte autonomamente in precedenza.
Due bambini si dispongono alla partenza; decidiamo: chi deve andare più forte? Chi più piano?
L’accordo viene trovato molto facilmente “La grigia è più veloce, la nera va più piano!”.
Riusciranno i bambini a muovere le macchine rispettando la velocità che altri hanno deciso?
“Pronti, attenti, via!” le macchinine, al movimento delle mani, corrono sulla pista disegnata sul foglio e puntualmente tutto si svolge come convenuto: vince la macchina grigia.
E’ abbastanza sorprendente che lo sforzo dei bambini si concentri sul rispetto della velocità e non sulla vittoria a tutti i costi.
I bambini discutono: “Te si andavi pianino, ma lui un po’ troppo fortino”.
“Ora facciamo che la macchina nera va più forte e la grigia più piano, così si vede ora chi vince”.
La gara è divertente e si ripete per diverse volte.

velocità diversa gara modific

veloc diversa gara modif

Costruiamo alcune macchine per giocare.
Dopo tanto parlare di strade, piste e macchine, pensiamo sia giunto il momento di costruirne qualcuna per giocare “a guidare”, come fanno il babbo e la mamma.
Per prima cosa ci procuriamo scatole di cartone di varia grandezza, poi disegniamo su ciascuna i particolari necessari ad identificare il tipo di automezzo: automobile, camion dei pompieri, furgone e così via.
Ritagliamo finestrini e sportelli e, dagli avanzi del cartone, ricaviamo le ruote ed i volanti.
Con un’altra scatola facciamo la scala dei pompieri e poi ci divertiamo a colorare tutto con le tempere.

costruzione macchinine cartone modif

A questo punto abbiamo un discreto parco macchine che sistemiamo in un angolo della sezione, dove abbiamo preparato un “garage” ed una pompa per la benzina, costruita con una scatola ed un pezzo di tubo di forassite.
Il gioco denota un notevole interesse dei maschietti per la guida ma anche le femminucce disbrigano i loro affari, bambini e bagagli appresso, con notevole disinvoltura.

parco macchine cartone modif

Documentiamo le competenze
E’ importante osservare durante l’esperienza
– se il bambino, riesce a cogliere costanti e variabili nella relazione spazio/tempo.
– se tenta di formulare ipotesi e spiegazioni.
– se articola la risposta.
– se individua un modello di rappresentazione simbolica.

Articolo pubblicato sul n° 5 anno 2007  di Scuola dell’Infanzia- Giunti Scuola.

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