siamo a Pantin.

Il viaggio a Pantin

Il Gemellaggio con altri paesi d’Europa era già attivo da tempo quando ci venne proposta la possibilità di trascorrere una settimana con i bambini in una cittadina francese, Pantin, durante la quale familiarizzare con bambini e adulti che parlavano un’altra lingua, conoscere la loro scuola, appena costruita, e gli ambienti in cui trascorrevano parte della loro giornata e visitare luoghi famosi e incantevoli.

Il progetto ci piacque da subito ma necessitava di varie fasi di sviluppo. Ad un primo momento di conoscenza istituzionale seguì lo scambio di materiali realizzati dalle sezioni di scuola dell’infanzia: foto dei bambini col nome, disegni, piccoli lavoretti ecc.

Non passò tanto tempo che il progetto prese vita con la proposta di brevi soggiorni nei due paesi per una reciproca conoscenza.  L’iniziativa fu presentata ai genitori dei bambini più grandi, quelli di 5 anni, che non senza titubanza esaminarono la questione.

si parte per Pantin
alla stazione, in partenza per Pantin.

Si giunse alla disponibilità convinta di dieci famiglie che affidarono con un documento ufficiale i propri bambini alle insegnanti. Per agevolare la serenità dei piccoli, soprattutto la sera al momento della nanna, furono richieste ai genitori brevi lettere che “parlassero” ai loro bambini e che venivano lette man mano che trascorreva il tempo.

Il viaggio in treno nelle cuccette, le visite alla scuola La Marine costruita su tre piani e con un grande giardino sintetico sul tetto, l’escursione in battello lungo le rive della Senna e alla Torre Eiffel, le giornate trascorse in un vero castello in Normandia, tutto questo rappresentò un’avventura piena di scoperte e di entusiasmo che ancora oggi è ricordata dai nostri ex bambini e dalle loro famiglie.

siamo a Pantin.
Aspettando gli amici francesi

Ricordo che appena tornati a Scandicci, il loro entusiasmo si respirava e nonostante avessero provato un po’ di nostalgia dei genitori, era grande la soddisfazione per “avercela fatta”, si sentivano grandi.

Purtroppo le sempre crescenti difficoltà dell’Amministrazione Comunale permisero solo due volte la realizzazione di questi scambi culturali ma tali iniziative in Francia sono molto frequenti e dovremmo anche noi abituare i nostri bambini a piccoli viaggi che, oltre a far conoscere realtà diverse, permettono di condividere interessanti esperienze con i coetanei acquistando contemporaneamente una maggiore autonomia dalla famiglia.

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