presentazione del libro

Pensieri a spasso

Si, sono pensieri a spasso quelli che, dagli incontri nelle biblioteche per la presentazione del libro, si avvicinano, si allontanano, saltellano intorno alla mente e si affollano accavallandosi uno sull’altro. Molte le emozioni: quella di incontrare nuovamente volti conosciuti di ex bambine ormai donne, di genitori che erano colonne della scuola e che, assieme a noi, hanno creato occasioni educative davvero pregnanti per i bambini e gli adulti.

Vicino a loro colleghe che ancora ricordano parte del percorso compiuto assieme e che con nostalgia ci chiedono di non mollare.

Persone non conosciute ma certo benvenute.

Tanti i contenuti da sviluppare, uno prima di tutti: non si tratta solo di ricordi ma di tracce di riflessione ancora troppo spesso futuribili.

La prima domanda: “Il contesto di Scandicci da allora lo trovate cambiato?”. Il cambiamento si è avviato ormai già da molti anni, un cambiamento che non ha valorizzato e sostenuto i servizi ma li ha pian piano relegati ad un destino marginale, di sopravvivenza.

il regalo per Natale

Abbiamo parlato di formazione, quella che lascia un segno indelebile, che ti fa crescere come educatrice ma anche come persona, consapevole e professionale.

Abbiamo parlato di famiglie, del loro coinvolgimento nella vita della scuola e nella rete relazionale che si creava tra loro, rete di sostegno e di prospettiva per il difficile compito di genitore.

Gli strumenti e le occasioni per il loro coinvolgimento al fine di realizzare quel triangolo educativo, scuola-famiglia-bambino, che rappresenta il mondo in cui crescono i piccoli e in cui si ritrova il comune sforzo formativo.

Abbiamo parlato di educazione scientifica intesa come educazione al pensiero razionale, o più semplicemente “al ragionamento” facendo diventare i bambini protagonisti della loro crescita, immersi in un contesto di stimolo alla curiosità, alla sperimentazione e alla condivisione. Il “Metodo Scandicci” sperimentale si ma sistematizzato, con regole e modalità ben definite.

ombre e emozioni

Ed infine abbiamo parlato di 0/6, di quel particolare servizio le cui prospettive piacquero tanto all’allora ministro dell’Istruzione dott. Luigi Berlinguer da venire personalmente a Scandicci per rendersi conto della qualità del progetto.

Abbiamo parlato di continuità nella discontinuità, di presenze educative stabili accanto a persone nuove in modo da garantire a bambini e famiglie stabilità di punti di riferimento ma anche novità di relazioni, di opportunità didattiche ed esperienziali.

E al termine mi sono resa conto che sarebbe servito ancora tanto tempo per sviscerare i tanti temi essenziali alla buona scuola che le colleghe si sforzano in ogni momento di realizzare.

Ma era l’ora di lasciare lo spazio ad altre iniziative e abbiamo salutato tutti col desiderio di rivedersi e di continuare a “seminare” perché si sa che se si semina, prima o poi qualcosa nasce.

Grazie a BiblioteCanova e alla Biblioteca di Scandicci che ci hanno dato la possibilità di presentare il libro e, attraverso questo, di parlare di una scuola “diversa”, non antica come qualcuno sostiene ma proiettata verso il futuro.

presentazione del libro

Lascia un commento

o