foto i babbi fanno il carretto

Scuola e famiglia insieme dalla parte dei bambini

 

col naso all'insù: percorsi alla scoperta del cielo
col naso all’insù: percorsi alla scoperta del cielo

 

I problemi educativi e sociali, cui una società complessa e multietnica come la nostra è esposta, sono di difficile gestione da parte di famiglie che non hanno, a differenza del nucleo familiare del secolo scorso, un modello di riferimento cui rifarsi e da cui trarre ispirazione per modulare ruoli, atteggiamenti, regole comportamentali per grandi e piccini.
Oggi la sensazione è che si “navighi a vista” e mentre ieri bastava chiedere consiglio ai nonni presenti nell’ambiente domestico per trovare ispirazione e motivi di riflessione e di sicurezza, oggi si tenta di dare risposte ai propri problemi esistenziali, alle proprie incertezze genitoriali consultando specialisti, leggendo, quando si ha il tempo, qualche libro sull’argomento.
La frammentazione del nucleo familiare che trova scarso sostegno nelle presenze parentali e amicali, le sfide dell’inclusione di nuove realtà culturali, dell’approccio alla tecnologia da parte dei bambini, creano non poco disorientamento e senso di solitudine nei genitori che ricercano così nella scuola occasioni d’incontro, formazione personale e momenti di riflessione e condivisione degli aspetti legati alla genitorialità.
La famiglia e subito dopo la scuola sono gli ambiti in cui il bambino cresce, costruisce il suo “essere persona”, sviluppa le relazioni, acquisisce le prime conoscenze, la propria autonomia, impara le regole della convivenza e del rispetto, ed è quindi evidente quanto sia importante la massima sinergia tra queste due realtà, decisive per la vita dei bambini.
La scuola svolge in questo senso un duplice ruolo: di aggregazione e supporto per i genitori e educativo nei confronti dei bambini che sono invitati alla conoscenza e alla valorizzazione delle diverse culture a cui le stesse famiglie appartengono.
Il loro coinvolgimento diviene così una vera e propria risorsa che permette da un lato la possibilità di offrire molte più occasioni di attività per adulti e bambini insieme, dall’altro di consolidare il rapporto di fiducia e di collaborazione con la scuola stessa.
I bambini traggono da questa situazione enormi benefici poiché tutti gli sforzi confluiscono in un’unica direzione che è il bene dei piccoli.
L’azione della scuola mira così a
– favorire la costruzione di un progetto educativo condiviso tra scuola e famiglia.
– sviluppare le relazioni tra le famiglie per arrivare a costruire rapporti d’amicizia fra adulti e bambini.
– costruire occasioni di solidarietà e di sostegno reciproco.
– valorizzare le capacità e le attitudini dei singoli genitori attraverso laboratori e attività che sostengono le “scoperte” dei bambini nel percorso educativo – didattico della scuola e ne permettono la condivisione e/o la riproposizione in ambiente domestico.
La perplessità che traspare dai genitori nel sostenere e condividere l’azione educativa della scuola, la sensazione d’inadeguatezza che talvolta esprimono, sembra aumentare quando si entra nell’ambito dell’educazione scientifica.
Anche i genitori, come molte colleghe, hanno l’errata percezione che questi siano argomenti per “grandi” e quindi fuori dalla comprensione dei bambini; le attività sono ritenute improponibili per bambini dai due ai sei anni, come se “toccare” il calore del sole riflesso sul pavimento fosse un’operazione meno concreta del toccare l’acqua con la mano.
L’occasione di far scoprire la scienza anche ai genitori ci è venuta dalla realizzazione di un progetto sull’osservazione del cielo e i suoi colori, della luce solare con le sue applicazioni, dei colori dell’arcobaleno, della costruzione di uno spettrometro artigianale, dell’osservazione delle stelle e delle costellazioni.
Dopo questa esperienza che si è protratta per vari mesi e che ha visto coinvolti bambini, genitori e personale scolastico, i commenti delle famiglie sono stati:
– non credevo fosse così semplice e interessante parlare di queste cose ai bambini;
– abbiamo compreso quanta ricchezza c’è nella curiosità dei bambini;
– adesso capisco cosa voleva dirmi quando mi ha chiesto di andare all’osservatorio;
– erano anni che non osservavo un tramonto; grazie a mia figlia ci siamo fermati con la macchina e abbiamo osservato un meraviglioso tramonto, color rosso/arancio, sul mare;
– è stato davvero divertente giocare con i cristalli per vedere la rifrazione della luce……………
Da queste esperienze con i bambini siamo arrivati alla “serata stellare”, trascorsa con le famiglie e i bambini ad osservare la volta celeste con un telescopio presso l’associazione astrofila di Scandicci/ S.Martino alla Palma. Un nuovo momento di condivisione di esperienze forti, interessanti e a misura di bambino che gratifica grandi e piccini e rinforza le conoscenze che, se condivise con gli adulti, assumono i connotati di un’esperienza pregnante, coinvolgente e importante dal punto di vista affettivo oltre che cognitivo.

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